Proteggere rapaci come il nibbio significa preservare un patrimonio naturale fondamentale per il nostro territorio e per le generazioni future. Il nibbio rappresenta infatti un indicatore della qualità degli ecosistemi italiani.
Tra le prime 10 città al mondo che hanno perso più giornate di gelo, tre sono italiane; il riscaldamento globale, con la minor durata del manto nevoso, favorisce il mantenimento delle popolazioni di vettori di malattie, e non solo.
Dal punto di vista medico-veterinario il lupo rappresenta un punto di incontro
tra salute animale, pubblica e ambientale. Una gestione efficace richiede però il
coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Confermato dal Friedrich Loeffler Institute, torna in Europa l’afta epizootica che ha coinvolto dei bufali indiani, e ha portato all’abbattimento di oltre 200 animali di diverse specie.
La gestione della vitellaia richiede attenzioni nuove: alle sfide classiche si aggiungono ora quelle poste dalle nuove indicazioni sul benessere riguardanti l’abbandono del box singolo e il contatto madre-vitello dopo la nascita. Se ne è parlato in due recenti eventi, uno promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e l’altro dal CRPA e dall’Università di Milano.
Cryptosporidium parvum è uno dei principali agenti infettivi responsabili delle enteriti neonatali nei piccoli ruminanti; conoscere gli aspetti clinici e l’epidemiologia della criptosporidiosi è basilare per una terapia di successo.
Stanti i pochi presidi terapeutici e preventivi, disinfezione e buone pratiche igieniche restano fondamentali; mentre il metodo diagnostico gold standard è la rilevazione diretta di oocisti o antigeni nelle feci.
La vaccinazione nell’allevamento suinicolo è un passo fondamentale per ottenere performance produttive ottimali, ma i fattori da considerare sono molti.
I rettili sono serbatoi di una vasta gamma di patogeni, tra cui virus, batteri, protozoi, elminti, pentastomidi e specie parassite di artropodi, alcuni dei quali sono agenti di zoonosi, e costituiscono un problema di salute pubblica.
La collaborazione tra Medicina Veterinaria e Umana si fa sempre più stretta e fruttuosa. Un esempio? Il registro di tumori animali, uno strumento utile come indicatore epidemiologico, ma capace di apportare nuove spunti in ambito umano grazie a specie sentinella come il gatto.

A circa quindici anni dall’entrata in vigore della Direttiva n. 63/2010 sulla protezione degli animali impiegati a fini scientifici, la Commissione Europea ha pubblicato un documento sullo stato di attuazione della norma nei Paesi UE più la Norvegia. Oltre a puntare sulla formazione, la Commissione ha elaborato tre nuovi documenti di orientamento.
Un’analisi critica della fase attuale di post-emergenza Covid-19 non per ricercare responsabilità personali, ma per individuare i limiti culturali che hanno portato a deficit organizzativi. A cura di Pasqualino Santori, presidente dell’Istituto di Bioetica per la Veterinaria e l’Agroalimentare.
L’impiego dei vaccini per la lotta alle malattie infettive ha portato a grandi successi per l’umanità, come ricordato da Agostino Macrì parlando di quella che è solo l’ultima delle minacce zoonosiche, il vaiolo delle scimmie.
Un breve ma esaustivo vademecum sulle norme da rispettare nei viaggi con i pet in Paesi europei ed Extraeuropei.
Le zoonosi trasmesse dai NAC sono molte e spesso il rischio di trasmissione viene sottovalutato dal proprietario e del medico veterinario stesso.
Dalla storia della refrigerazione nella filiera della carne, all’importanza del macello come osservatorio epidemiologico e di benessere degli animali da reddito, per passare da alcune patologia di grande importanza per la sanità animale (PSA) e quella pubblica (T. gondii) in un workshop della SISVet.
Responsabile di gastroenteriti a carattere epidemico, sebbene la maggior parte delle segnalazioni di norovirosi umana si riferiscano a infezioni asintomatiche, il norovirus è documentato in diverse specie animali terrestri e acquatiche. Ma qual è la sua importanza nell’ambito delle malattie trasmesse dagli alimenti (MTA)? Norovirus, dal 1968 I norovirus, virus a RNA lineare a singolo… Continua a leggere Norovirus nelle food-borne disease
La West Nile Disease è una patologia zoonisca dalle grandi ripercussioni sulla sanità pubblica a causa di forme gravi anche mortali nell’uomo. Essa è strettamente legata al ciclo dei vettori, le zanzare, che fanno da vettori ponte tra gli uccelli e specie recettive ma a fondo cieco come uomo e cavallo.
Negli ultimi anni un fenomeno particolarmente preoccupante è quello del bushmeat ovvero della caccia e vendita illegale degli animali selvatici, soprattutto in aree di povertà estrema. Quest’attività può portare a rischi enormi soprattutto in termini di spillover ed epidemie.
Il nuovo caso di influenza aviaria registrato nell’uomo nel 2024 negli USA, a causa di contatti con bovini infetti, riapre la questione del pericolo di spillover e di pandemia globale. Attualmente, fortunatamente, questo scenario è assai remoto.
Riconoscere e segnalare gli episodi di maltrattamento è un preciso dovere de medico veterinario. Tuttavia, le cose non sono così semplici e immediate, come ricordato dalla prof.ssa Paola Fossati.
Le gravi condizioni umanitarie-sanitarie in un territorio in guerra come l’Ucraina si ripercuotono sulla sanità pubblica. Il gruppo Visegrad Vet Plus propone delle soluzioni a riguardo.