Proteggere rapaci come il nibbio significa preservare un patrimonio naturale fondamentale per il nostro territorio e per le generazioni future. Il nibbio rappresenta infatti un indicatore della qualità degli ecosistemi italiani.
Dal punto di vista medico-veterinario il lupo rappresenta un punto di incontro
tra salute animale, pubblica e ambientale. Una gestione efficace richiede però il
coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Confermato dal Friedrich Loeffler Institute, torna in Europa l’afta epizootica che ha coinvolto dei bufali indiani, e ha portato all’abbattimento di oltre 200 animali di diverse specie.
La gestione della vitellaia richiede attenzioni nuove: alle sfide classiche si aggiungono ora quelle poste dalle nuove indicazioni sul benessere riguardanti l’abbandono del box singolo e il contatto madre-vitello dopo la nascita. Se ne è parlato in due recenti eventi, uno promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e l’altro dal CRPA e dall’Università di Milano.
La vaccinazione nell’allevamento suinicolo è un passo fondamentale per ottenere performance produttive ottimali, ma i fattori da considerare sono molti.
I rettili sono serbatoi di una vasta gamma di patogeni, tra cui virus, batteri, protozoi, elminti, pentastomidi e specie parassite di artropodi, alcuni dei quali sono agenti di zoonosi, e costituiscono un problema di salute pubblica.

A circa quindici anni dall’entrata in vigore della Direttiva n. 63/2010 sulla protezione degli animali impiegati a fini scientifici, la Commissione Europea ha pubblicato un documento sullo stato di attuazione della norma nei Paesi UE più la Norvegia. Oltre a puntare sulla formazione, la Commissione ha elaborato tre nuovi documenti di orientamento.
La West Nile Disease è una patologia zoonisca dalle grandi ripercussioni sulla sanità pubblica a causa di forme gravi anche mortali nell’uomo. Essa è strettamente legata al ciclo dei vettori, le zanzare, che fanno da vettori ponte tra gli uccelli e specie recettive ma a fondo cieco come uomo e cavallo.
Il nuovo caso di influenza aviaria registrato nell’uomo nel 2024 negli USA, a causa di contatti con bovini infetti, riapre la questione del pericolo di spillover e di pandemia globale. Attualmente, fortunatamente, questo scenario è assai remoto.
Riconoscere e segnalare gli episodi di maltrattamento è un preciso dovere de medico veterinario. Tuttavia, le cose non sono così semplici e immediate, come ricordato dalla prof.ssa Paola Fossati.
Le gravi condizioni umanitarie-sanitarie in un territorio in guerra come l’Ucraina si ripercuotono sulla sanità pubblica. Il gruppo Visegrad Vet Plus propone delle soluzioni a riguardo.