Il gruppo Visegrad Vet plus, un’organizzazione indipendente che raggruppa i rappresentanti delle Organizzazioni ordinistiche dei medici veterinari di sedici Paesi o Regioni europei, ha tenuto il 12-14 maggio 2023 la sua annuale Assemblea primaverile nella città di Kołobrzeg in Polonia.
Al centro delle relazioni, diverse questioni che interessano la regione mitteleuropea, ma che possono avere riflessi anche su altri Stati, in particolare la situazione della rabbia in Ucraina e l’influenza aviaria altamente patogena.
Nel corso dell’evento, su questi specifici temi sono state approvate due risoluzioni.
Rabbia in Ucraina: una minaccia crescente per l’Europa
In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel Paese invaso milioni di cani e gatti sono stati abbandonati. Già prima della guerra, in quel territorio la rabbia era presente sia negli animali selvatici, sia in quelli domestici.
Il conflitto ha poi costretto moltissime persone a fuggire verso altri Paesi dell’UE portando con sé i propri pet, che in molti casi non soddisfano gli attuali requisiti sanitari in termini di profilassi antirabbica.
Sussiste quindi il rischio che questi animali possano entrare in contatto con animali non vaccinati (domestici e selvatici) di Paesi UE ufficialmente indenni da questa malattia.
Ricordando che, in caso di esposizione al patogeno, nell’uomo la profilassi post-esposizione è efficace solo se viene somministrata entro 5 giorni dall’infezione, i veterinari sottolineano quanto sia essenziale il tracciamento dei contatti il più rapidamente possibile.
Gli interventi chiesti dal gruppo Visegrad Vet plus
Nel corso dell’assemblea alcuni veterinari ucraini hanno relazionato sulla crescente minaccia della rabbia fornendo informazioni sull’insorgenza di numerosi nuovi casi di malattia negli animali da compagnia in Ucraina. Tutte le organizzazioni nazionali dei veterinari dei Paesi europei partecipanti hanno quindi osservato quanto sia significativo il rischio che essa si diffonda ad altri Paesi.
Pertanto, il gruppo ha indicato che è necessario avviare un’azione coordinata dei governi dei Paesi europei insieme alle organizzazioni veterinarie e alle ONG per aiutare questo Paese a gestire il problema della rabbia secondo l’approccio One Health.
A tal fine, i veterinari chiedono ai governi dei Paesi dell’UE un’azione rapida e congiunta basata su cinque punti fondamentali:
- La ricostituzione delle scorte nazionali ucraine di vaccini per l’uomo e per gli animali contro la rabbia e, se necessario, dei trattamenti post-infezione per l’uomo
- L’organizzazione in Ucraina di una campagna di massa che preveda la vaccinazione contro la rabbia, la sterilizzazione e l’identificazione degli animali randagi/animali domestici (sarebbero necessari almeno 100 veterinari, pertanto il gruppo segnala la necessità di volontari) in collaborazione con le strutture veterinarie locali
- Per quanto riguarda gli animali selvatici, si richiede la partecipazione all’organizzazione di una campagna di vaccinazione antirabbica mediante vaccini orali
- Garantire un livello adeguato di diagnostica di laboratorio per la rabbia in Ucraina per consentire l’individuazione di tutti i casi di contagio e la valutazione della titolazione anticorpale
- Creare ulteriori rifugi per cani randagi, se necessario, e sostenere quelli esistenti

Combattere l’influenza aviaria altamente patogena
Il secondo tema che ha portato all’approvazione di una risoluzione è stato l’influenza aviaria altamente patogena (HPAI), la cui attuale epidemia è la più ampia e grave che il continente europeo abbia mai affrontato.
I veterinari di Visegrad Vet plus dunque, riconoscendo la gravità della pandemia in corso e prendendo in considerazione i costi economici e sociali portati da questa malattia, e gli aspetti etici del benessere degli animali, hanno sollevato la necessità di sviluppare una soluzione sistemica a questo problema.
“Questa malattia”, riconosce il gruppo nella sua risoluzione, “minaccia non solo la salute e il benessere degli animali, ma anche la salute pubblica, l’approvvigionamento alimentare e la sostenibilità economica e ambientale”.
In considerazione del fatto che per controllare la malattia lo strumento più efficace è la vaccinazione, i veterinari del gruppo Visegrad Vet plus hanno invitato la comunità internazionale, attraverso le organizzazioni intergovernative WOAH, FAO e OMS, a intraprendere un’azione nello spirito di One Health.
Questa deve portare a sviluppare e lanciare una strategia globale e unificata per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo dell’HPAI, che preveda anche lo sviluppo di un quadro legislativo che consenta di attuare un programma di vaccinazione contro l’influenza aviaria altamente patogena sicuro ed efficace.