MSD Animal Health ha organizzato una serata di aggiornamento professionale1 durante la quale è stato presentato il nuovo vaccino per bovine Bovilis Cryptium® che rappresenta un passo evolutivo sostanziale nella prevenzione della criptosporidiosi bovina.
Alla formazione professionale dei numerosi medici veterinari partecipanti hanno contribuito il prof. Ezio Ferroglio (Università di Torino).
La criptosporidiosi in allevamento: perché “ora cambia tutto” con Bovilis Cryptium®
Il vitello, come ricordato dal prof. Ferroglio, può ammalarsi di criptosporidiosi fin dal primo giorno di vita semplicemente con il lambimento, quindi, oltre che all’applicazione delle buone pratiche nella gestione dell’allevamento, immunizzare la madre permetterà di ridurre i segni clinici nella prole, grazie agli anticorpi colostrali.

Identikit di Cryptosporidium
Il prof. Ezio Ferroglio ha illustrato le caratteristiche di Cryptosporidium. Individuati nel 1907, Cryptosporidium muris e C. parvum cominciarono ad essere associati alla diarrea nel bovino negli anni ’70, con l’aumento del numero degli allevamenti intensivi. Oggi è noto che C. parvum può anche intervenire in coinfezioni con altri patogeni causa di diarrea quali rotavirus, coronavirus e/o Escherichia coli (in particolare i sierotipi F5 e F41).
Cryptosporidium appartiene al phylum Apicomplexa: che comprende protozoi dotati di un complesso apicale grazie al quale penetrano all’interno delle cellule ospiti: sono parassiti intracellulari ma extracitoplasmatici, dunque non individuabili dal sistema immunitario della cellula. Alcune proteine di superficie (tra cui Gp60, sdoppiata in Gp40 e Gp15) permettono a tali parassiti di aderire alla cellula formando con la sua membrana un vacuolo parassitoforo. Le oocisti sono immediatamente infettanti (trasmissione meccanica) e resistenti a 65 °C per 30 minuti, a 70 °C per 8 secondi.

© Kateryna Kon – shutterstock.com
Esistono 26 specie di Cryptosporidium: tra questi, C. parvum, viene eliminato dall’animale da 1 a 5 settimane di vita per due settimane; C. andersoni (parassita dell’abomaso) viene eliminato dai 5 mesi in poi per anni, a seconda delle capacità di controllo del sistema immunitario. Ciò può spiegare il motivo per cui tra gli animali allevati all’aperto si contano meno casi di criptosporidiosi ma se messi al chiuso si ammalano, perché manca l’immunità di mandria: gli animali aggregati hanno maggior prevalenza ma gli anticorpi nel colostro impediscono l’adesione alle cellule dell’ospite.
Più è alto il numero di parassiti, maggiore è la presenza di diarrea: quindi la diagnosi non dovrebbe essere posta solo con un test (che indica solo la presenza del parassita e non la sua carica). Uno studio francese2 mostra che C. parvum è presente nel 58% dei vitelli di età compresa tra 1 e 3 settimane. Non va dimenticato, infine, che C. parvum è anche agente di zoonosi, e il contagio può avvenire sia per inquinamento delle acque che attraverso il personale di vitellaia (più sensibili i bambini e gli individui immunodepressi).
Il protocollo vaccinale con Bovilis Cryptium®
Bovilis Cryptium® è il primo vaccino per l’immunizzazione attiva di vacche e manze (quindi l’immunizzazione passiva del vitello), messo a punto dopo vent’anni di studio per scegliere la Gp (glicoproteina) più immunogena, individuata in Gp40. Si tratta di un vaccino a subunità, che somministrato per via sottocutanea (altamente immunogeno) a manze o vacche gravide, consente di ottenere un alto titolo anticorpale anti-Gp40 nella seconda mungitura (colostro di transizione): la sua assunzione, quindi, determina nei vitelli un miglior clinical score con cessazione delle diarree all’11° giorno in quanto, non potendo danneggiare le cellule, il parassita viene eliminato con le feci e la diarrea si risolve più rapidamente.

La vaccinazione va effettuata durante la gravidanza: se si tratta della prima, è necessario effettuare due somministrazioni a distanza di 4 o 5 settimane l’una dall’altra, tra le 12 e le 3 settimane che precedono il parto; per le gravidanze successive alla prima, va effettuato un richiamo sempre tra le 12 e le 3 settimane che precedono il parto. Questo protocollo induce la produzione di colostro con un tasso di immunoglobuline in grado di proteggere il vitello per i primi 15 giorni di vita, periodo in cui solitamente è più esposto.
Bovilis Cryptium® può essere utilizzato in sinergia con Bovilis Rotavec® Corona lo stesso giorno del richiamo, avendo cura di iniettare i due farmaci in siti diversi.
La vaccinazione con Bovilis Cryptium® contribuisce all’approccio One Health, perché consente di utilizzare meno farmaci (antibiotici, ma anche trattamenti orali con principi attivi critici), oltre a promuovere un miglior benessere degli animali, favorendo l’acquisizione di un maggior punteggio Classyfarm e quindi eventualmente più sovvenzioni, oltre alla diminuzione dei costi aziendali.
Scheda prodotto Bovilis Cryptium®
Bovilis Cryptium®: da MSD Animal Health un’innovazione per il controllo della criptosporidiosi