Ceva Salute Animale ha presentato CIRBLOC® M Hyo, il nuovo vaccino combinato per PCV2 e Mycoplasma hyopneumoniae: una soluzione efficace per contrastare i danni economici provocati da questi patogeni.

PCV2 e Mycoplasma hyopneumoniae sono due dei patogeni più comuni nell’allevamento suino e i principali responsabili implicati nel complesso delle malattie respiratorie del suino (Porcine respiratory desease complex, PRDC), il loro controllo riveste dunque una primaria importanza sia per il benessere animale che per il bilancio economico dell’allevamento: a questo proposito per Ceva Salute Animale, leader nella ricerca in questo settore, ha recentemente1 presentato un nuovo vaccino, CIRBLOC® M Hyo, che combina le valenze di questi due patogeni, per una protezione completa.

Dopo il saluto iniziale di Stefania Badavelli (general manager Ceva Salute Animale) e Stefano Gozio (swine business unit manager Ceva Salute Animale), quattro relatori hanno spiegato le caratteristiche e i danni economici provocati da queste malattie nell’allevamento suino e come sia possibile intervenire riducendo le perdite determinate dal PRDC.

relatori-presentazione-cirbloc
I relatori dell’evento di presentazione di CIRBLOC® M Hyo, da sinistra: i prof. Dominiek Maes e Joaquim Segalés; Philippe Mazerolles e Roman Krejci di Ceva Salute Animale. © Tatiana Lo Valvo

PCV2: aggiornamenti su epidemiologia, diagnosi e controllo

Il prof. Joaquim Segalés (Veterinary School dell’Universitat Autònoma de Barcelona, Spagna), ha presentato gli aggiornamenti in ambito diagnostico, epidemiologico e di prevenzione delle malattie da PCV2.

Inizialmente, la diagnosi si basava sul rilievo di sintomi clinici compatibili, principalmente presenza di suini deperiti e problemi respiratori; si è poi passati alle indagini istopatologiche, con il rilevamento di infiammazioni granulomatose nei tessuti linfatici, fino alla più moderna ricerca del virus nei tessuti mediante PCR quantitativa.

Tuttavia, considerando che nei suini sono diverse le condizioni che possono causare deperimento, sintomi respiratori o digestivi e scarsa produzione, la necessità di diagnosticare le malattie da circovirus e di valutare il loro impatto sulla redditività aziendale è probabilmente oggi più importante di un tempo.

Poiché le malattie da PCV sono multifattoriali, legate non solo alla presenza dell’infezione da PCV2 ma anche di altri fattori scatenanti, la semplice rilevazione e persino la quantificazione del virus non bastano a fornire una solida prova che ci sia questo virus all’origine di un dato problema clinico.

Anni fa, poco dopo l’introduzione della vaccinazione contro PCV2 in tutto il mondo, si scoprì che l’infezione subclinica da PCV2 non era solo la forma più frequente, ma anche quella che provocava i danni economici maggiori. Da allora, si è potuto assistere a un grande successo della vaccinazione contro PCV2, ma nel suinetto l’immunizzazione ha comportato un cambiamento nell’epidemiologia dell’infezione.

Infatti, la vaccinazione sistematica allo svezzamento ha portato a una significativa riduzione della pressione infettiva generale nell’allevamento, tanto che alcuni lotti possono arrivare quasi sieronegativi alla fine del periodo di ingrasso. Questo cambiamento epidemiologico ha suscitato discussioni sulle implicazioni a lungo termine delle strategie di controllo del PCV2 e sulla necessità di adattare i protocolli vaccinali sulla base dei nuovi scenari epidemiologici.

suinetti-gruppo
© PuwanaiSomwanPhoto – shutterstock.com

I vaccini contro il PCV2 sono considerati efficaci, probabilmente tra i migliori per i suini. Tuttavia, negli ultimi dieci anni sono stati descritti casi occasionali di circovirosi sistemica in allevamenti vaccinati, forse a causa della possibile presenza di PCV2d, il genotipo attualmente predominante.

Potrebbe anche accadere che in un allevamento la vaccinazione non funzioni correttamente, ma che, in assenza di fattori scatenanti, non si arrivi ad osservare una malattia manifesta, ma solo una forma subclinica. In questi casi l’infezione potrebbe passare inosservata.

Ci sono diverse ragioni per cui anche in un allevamento vaccinato contro il PCV2 può manifestarsi la forma sistemica, tra queste la mancanza di una vaccinazione efficace, un’applicazione non corretta del vaccino, una vaccinazione tardiva (quando l’infezione naturale avviene prima o durante la somministrazione del vaccino) o troppo precoce (possibile interferenza dell’immunità materna o mancata maturazione del sistema immunitario del suinetto), oppure una vaccinazione in presenza di concomitanti infezioni da patogeni immunodepressori.

M. Hyo: risposta immunitaria post-vaccinazione

Il prof. Dominiek Maes (Unit Porcine Health Management e Ghent University, Belgio) ha discusso dell’interazione di Mycoplasma hyopneumoniae (M. hyo) con il tratto respiratorio, di efficacia delle strategie vaccinali e di risposta immunitaria. M. hyo, il principale agente patogeno della polmonite enzootica, è diffuso in tutto il mondo e causa ingenti perdite economiche.

È un patogeno primario e può quindi infettare suini in buone condizioni sanitarie; a livello anatomico colpisce l’epitelio ciliato del tratto respiratorio. La malattia clinica, che si presenta con tosse cronica, febbre, aumento della mortalità e scadimento delle prestazioni, è però solo la punta dell’iceberg, sono infatti più frequenti le forme subcliniche, in cui M. hyo, a causa della sua azione sul sistema immunitario, rende i suini più suscettibili ad altre infezioni respiratorie, e causa un peggioramento delle prestazioni, con un calo dell’incremento ponderale giornaliero (IPG) medio tra 15 e 40 grammi.

Molti studi hanno infatti dimostrato la correlazione tra l’estensione del tessuto polmonare colpito e il calo delle performance produttive. Le scrofette sono spesso positive, così come le scrofe sono più spesso positive all’inizio della gestazione.

Nei suinetti allo svezzamento sono state riscontrate positività del 4-20%, e un’alta variabilità tra gruppi successivi. I fattori di rischio comprendono il livello di infezione delle scrofe, la dimensione delle sale parto e la durata della lattazione.

Per quanto riguarda la patogenesi dell’infezione, M. hyo viene trasmesso per contatto diretto o per via aerogena; raggiunti i polmoni, colonizza trachea, bronchi e i bronchioli di maggiori dimensioni. A livello di epitelio, una volta attraversato lo strato mucoso, aderisce alle ciglia causando morte delle cellule epiteliali ciliate, ciliostasi e quindi perdita delle ciglia stesse.

L’evoluzione delle lesioni è piuttosto lenta, in 2-4 settimane dall’infezione si può osservare consolidamento del tessuto polmonare a livello cranioventrale. Dopo 4 settimane, ha inizio una graduale riduzione delle lesioni con la formazione di tessuto cicatriziale.

Vaccinare i suinetti allo svezzamento consente di indurre l’immunità prima che vengano infettati e di ridurre la presenza di patogeni che potrebbero interferire con la risposta immunitaria. I vaccini in commercio sono costituiti da batterine o antigeni solubili, principalmente derivanti dal ceppo J. Tali presidi sono efficaci nel ridurre i segni clinici, le lesioni micro e macroscopiche polmonari e il peggioramento delle performance, ma offrono solo una protezione parziale, nei casi in cui M. hyo potrebbe non essere il patogeno principale del PRDC presente in allevamento.

Vaccinazione combo: sicurezza ed efficacia

Philippe Mazerolles (Ceva Swine Corporate range manager) e Roman Krejci, (Ceva Swine Corporate technical manager) hanno illustrato le caratteristiche di sicurezza ed efficacia di CIRBLOC® M Hyo, vaccino inattivato che può essere somministrato ai suinetti dalle 3 settimane di vita.

PCV2 è caratterizzato da un alto tasso di mutazione e nel tempo sono emersi diversi genotipi, tuttavia solo tre, in particolare PCV2a, 2b e 2d, sembrano circolare in tutto il mondo ed essere associati alla malattia. La protezione crociata contro vari genotipi di PCV2, ma soprattutto verso PCV2d, è cruciale per la riduzione delle perdite, perché questo è il genotipo più frequentemente isolato negli allevamenti.

Questa evoluzione epidemiologica ha portato Ceva a sviluppare un vaccino basato sul ceppo PCV2d, sostituendo alcuni aminoacidi così da creare un virus “consensus” per indurre risposte immunitarie universali e conferire il massimo grado di protezione contro tutti i principali ceppi circolanti di PCV2.

Il processo di produzione del vaccino porta alla produzione di materiale antigenico di PCV2 caratterizzato da stabilità, potenza ed elevata purezza, che non interferisce con la componente M. hyo.

Mycoplasma hyopneumoniae è il più piccolo organismo autoreplicante conosciuto, e in quanto privo di parete cellulare è resistente agli antibiotici attivi a questo livello. I differenti ceppi di campo di M. hyo si distinguono non solo a livello genomico e proteomico, ma anche per la diversa virulenza. Si tratta, come detto, di un patogeno primario, uno dei più frequentemente isolati nei polmoni, e il primo patogeno responsabile di PRDC; in grado di interferire con la risposta immunitaria e di facilitare l’insorgenza di infezioni concomitanti.

I danni provocati da questo patogeno in azienda sono evidenti se si considera che è stato stimato che l’aumento di un decimo di punto dello score delle lesioni polmonari corrisponde a una riduzione di 11 g dell’IPG.

Per la creazione di CIRBLOC® M Hyo, Ceva ha utilizzato un ceppo di M. hyo altamente virulento, per indurre una risposta immunitaria protettiva efficace, e lo ha sottoposto a un processo di inattivazione che consente di conservare proteine e strutture lipidiche, fondamentali per una elevata capacità antigenica.

cirbloc-flacone
Il flacone da 100 ml di CIRBLOC®M HYO. © Ceva

Infine, per garantire la compatibilità tra PCV2 e M. hyo, elevata stabilità e sicurezza e indurre risposte immunitarie forti ed efficienti, Ceva ha sviluppato e ottimizzato un adiuvante a base di un olio minerale altamente raffinato in concentrazione testata e selezionata, che consente l’attivazione della risposta immunitaria innata, la presentazione di entrambi gli antigeni e lo sviluppo dell’immunità specifica.

CIRBLOC® M Hyo: prove di campo

L’efficienza e la sicurezza di CIRBLOC® M Hyo è confermata da consistenti dati scientifici e prove di campo. Uno studio condotto in un allevamento con circolazione di PCV2b confermata dalla viremia e infezione da M. hyo confermata dallo score polmonare, CIRBLOC® M Hyo è stato somministrato a un gruppo di suinetti di 3 settimane.

Rispetto al gruppo controllo non vaccinato, a ogni campionamento si è osservata una riduzione significativa della viremia, della carica virale in diversi organi e dell’escrezione virale nel gruppo dei vaccinati. CIRBLOC® M Hyo ha consentito di ridurre significativamente gli score delle lesioni polmonari e la carica di M. hyo nei polmoni e nel liquido tracheobronchiale, e alla macellazione ha consentito un incremento ponderale significativo dei vaccinati.

È stata dimostrata l’attivazione dell’immunità dopo 2 settimane dalla vaccinazione nei confronti dei genotipi principali: PCV2a, PCV2b e PCV2d, e dopo 3 settimane nei confronti di M. hyo. La durata dell’immunità è di almeno 23 settimane dalla vaccinazione per entrambe le valenze.

In tutte le prove, sia di campo che sperimentali, CIRBLOC® M Hyo ha sempre ridotto in modo significativo la quantità di PCV2 nel sangue e soprattutto nei tessuti linfatici e polmoni, distretti dove il virus, moltiplicandosi, causa immunosoppressione.

CIRBLOC® M Hyo ha superato anche le prove di sicurezza, sia sperimentali che di campo, ed è stato calcolato che il suo impiego si traduce in un beneficio economico pari a quasi 8 euro per suino.

Il supporto si Ceva per l’allevatore

  • Ceva Lung Program: applicazione che consente di registrare i punteggi polmonari, elaborare e riassumere i risultati, archiviare e inviare i dati finali. La metodologia di punteggio del programma polmonare Ceva è progettata per aiutare a identificare la diagnosi corretta di malattia respiratoria attraverso la valutazione dei polmoni al momento della macellazione. Consente inoltre di scoprire infezioni subcliniche non notate durante il periodo di crescita e quantificare le lesioni. Viene utilizzata per determinare il protocollo di vaccinazione migliore.
  • Piglet Ideal Growth (P.I.G.) Program: metodo strutturato che promuove le pratiche di buona vaccinazione identificando punti chiave misurabili e facilmente migliorabili correlati alla vaccinazione in azienda per assicurare una buona vaccinazione degli animali. Grazie al supporto di personale, attrezzature e processi certificati, P.I.G Program promuove il raggiungimento di una vaccinazione efficiente al 100%, attraverso l’analisi del processo di vaccinazione, la valutazione della sua qualità e la formazione del personale coinvolto.


  1. Maranello (MO), 26/2/2025. ↩︎

CONTINUA A LEGGERE

/
4 min

Tra le diverse affezioni che colpiscono le basse vie urinarie del cane e del gatto la cistite è uno dei problemi più frequenti, e se non trattata, può compromettere il benessere dell’animale e portare a complicanze più serie. Gli animali colpiti manifestano segni di disagio, difficoltà a urinare correttamente con tentativi infruttuosi e ripetuti e… Continua a leggere Cistite nel cane e nel gatto: CISTITINA di Buona Pet per coadiuvarne la risoluzione

CONDIVIDI