Parassita prolifico e resistente, Aethina tumida rappresenta una minaccia per gli alveari in quanto li danneggia strutturalmente, oltre a divorare le larve e le uova delle api. Lo scambio di attrezzature apistiche ne facilita la diffusione.

Il piccolo coleottero dell’alveare, Aethina tumida, è un insetto originario dell’Africa sub-sahariana, identificato nel 1867 in Africa del Sud, che recentemente ha ampliato il suo areale in maniera preoccupante, e attualmente rappresenta una minaccia economica per l’apicoltura in tutto il pianeta.

La distribuzione mondiale di Aethina tumida

Aethina tumida è stata osservata per la prima volta al di fuori del suo areale d’origine nel 1996 negli Stati Uniti, nella Carolina del Sud. Da allora il coleottero, considerato un parassita grave, si è diffuso rapidamente, colonizzando 29 Stati degli Stati Uniti nel 2003. Negli anni 2000 è stato rilevato anche in Australia, Canada, Egitto, Sud America, Asia e più recentemente in Europa, in particolare in Italia (Calabria e Sicilia) nel 2014, fatto che ha innescato un’allerta a livello dell’Unione Europea. L’ultima rilevazione in Sicilia risale al 2019.

In Portogallo, individuato nel 2004, il coleottero è stato rapidamente debellato. In Francia, il piccolo coleottero si è insediato sull’Isola di Riunione dal luglio 2022 e si ritrova anche nelle vicinanze, in Madagascar e sull’Isola Mauritius.

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Dalla sua introduzione negli Stati Uniti nel 1996, Aethina tumida è stata identificata in 24 Paesi di diversi continenti. Cile e Argentina, due importanti esportatori di api regine verso l’Unione Europea, sono ancora esenti da questo parassita.

Il ciclo parassitario

Il ciclo vitale del coleottero comprende diversi stadi: uovo, larva, ninfa e adulto. La femmina adulta depone tra le 1.000 e le 2.000 uova per ciclo nelle fessure del legno dell’alveare o sulla covata. Queste uova, lunghe 1,5 millimetri, si schiudono in 1-3 giorni, liberando larve onnivore (mangiano miele, uova, pane d’api) di colore bianco crema, che raggiungono oltre 1 centi metro di lunghezza, a seconda del loro stadio e possiedono tre paia di zampe sottili nella parte anteriore e sono ricoperte di spine dorsali.

Dopo 10-14 giorni di sviluppo all’interno dell’alveare, si spostano nel terreno circostante e si interrano per impuparsi, preferendo terreni sciolti e umidi. La durata della ninfosi varia, a seconda delle condizioni climatiche, da 15 a 74 giorni, e gli adulti emergono dal terreno dopo un periodo di 3-4 settimane.

L’adulto di Aethina tumida è lungo da 5 a 7 millimetri, ha elitre più corte dell’addome, antenne a forma di clava e parti posteriori laterali del pronoto appuntite, che la distinguono da altre specie simili.

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Esemplare adulto di Aethina tumida conservato in alcool: sono visibili le antenne a forma di clava, elitre più corte dell’addome e le parti laterali posteriori del pronoto appuntite.
© S. Boucher

Il suo ciclo vitale completo, dall’uovo all’adulto, varia da 1 a 6 mesi a seconda delle condizioni ambientali. Il piccolo coleottero predilige il clima mediterraneo a quello temperato poiché necessita di calore e umidità per svilupparsi.

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Ciclo di Aethina tumida. La femmina adulta depone tra le 1.000 e le 2.000 uova per ciclo nelle fessure del legno dell’alveare o sulla covata.
(Tratto da: A. tumida, un danger pour la filière apicole. Comité de pilotage de la formation continue Aethina)

Un parassita prolifico e resistente

Aethina tumida è in grado di compiere diversi cicli all’anno, a seconda delle condizioni climatiche. In condizioni di clima temperato si osservano da 1 a 2 cicli all’anno, mentre nelle regioni mediterranee si contano da 4 a 6 cicli. Questa capacità di riprodursi rapidamente consente alle popolazioni di crescere in maniera esponenziale: pertanto, una popolazione iniziale di 80 adulti può produrre più di 36.000 individui in 63 giorni, se le condizioni sono favorevoli.

I coleotteri adulti percorrono fino a 10 chilometri per infestare un nuovo alveare e sono in grado di sopravvivere fino a 9 giorni senza cibo né acqua; queste caratteristiche rendono il loro controllo particolarmente difficile.

La diffusione facilitata dallo scambio di attrezzature apistiche

La diffusione di Aethina tumida da un Paese all’altro avviene principalmente attraverso l’importazione di attrezzature o nuclei apistici contaminati. In uno stesso Paese la trasmissione può essere attiva, per mezzo dello spostamento dei coleotteri, o passiva, attraverso il trasporto di materiale contaminato, cere o mediante la transumanza degli alveari.

Le larve, alla ricerca di un luogo adatto all’impupamento, sono esse stesse in grado di spostarsi su lunghe distanze, fino a 200 metri, per trovare il terreno adatto.

Il grave danno alle colonie di api

Nel loro habitat d’origine, l’Africa, le api locali hanno sviluppato strategie efficaci per gestire questo parassita: riescono a intrappolarlo con la propoli, isolando così i coleotteri adulti, e a eliminare le uova e le larve dall’alveare. Tuttavia, in altre regioni dove Aethina tumida si è insediata le api non dispongono di questi meccanismi di difesa, e ciò porta a infestazioni spesso devastanti.

Il coleottero non provoca malattie, ma danni: le larve si nutrono infatti di miele, polline, uova e larve di api; quando si apre un’arnia molto infestata, i telaini presentano gallerie scavate dalle larve, spesso la covata viene divorata, e il miele può fermentare a causa degli escrementi delle larve (colore arancione) – diventando inadatto al consumo – e colare dall’ingresso dell’alveare. I coleotteri adulti, che evitano la luce, si nascondono negli angoli bui dell’alveare, e ciò rende difficile la loro individuazione.

Le colonie infestate vengono indebolite e, in assenza di misure di controllo, possono collassare nel giro di poche settimane. Gli alveari alla periferia degli apiari sembrano particolarmente vulnerabili e non è raro vedere le api lasciare l’alveare portando con sé larve di coleottero.

Per saperne di più:

Aethina tumida in Italy: updates

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