Il progetto ”Virbac on the road: la svolta nel trattamento dell’otite”, partito nel marzo 2024 e ancora in corso (ultima tappa il 15 novembre a Cagliari) è dedicato all’otite esterna e all’approfondimento delle nuove strategie terapeutiche per la gestione di questa patologia, di sempre più comune riscontro nella pratica clinica quotidiana.
Il progetto è stato concepito per offrire un momento di scambio, confronto e aggiornamento scientifico ai medici veterinari italiani, che al termine di ogni serata hanno la possibilità di porre domande e interagire con un relatore di altissimo profilo, il dott. Giovanni Ghibaudo, punto di riferimento per la dermatologia veterinaria in tutta Italia.

Virbac on the road
“Virbac on the road” è un’iniziativa, gratuita per tutti i medici veterinari, che prevede complessivamente sei tappe in tutta Italia: Bologna, Mestre, Ancona, Orio al Serio, Bari e Cagliari, e che ha ricevuto il patrocinio degli Ordini provinciali di Bologna, Venezia, Padova, Treviso, Macerata e Bergamo.
“Il format della serata prevede, dopo un rinfresco di benvenuto”, spiegano le dott.sse Annalisa Nieddu e Marzia Lovecchio, rispettivamente national field technical manager e product manager di Virbac Italia, “la presentazione del dott. Ghibaudo. Speriamo che queste serate abbiano rappresentato per tutti i partecipanti un’occasione durante la quale potersi confrontare tra colleghi e stringere nuovi legami professionali, oltreché portare a casa una overview sulle nuove strategie terapeutiche in corso di otite esterna”.
L’otite esterna: una sindrome frequente
L’otite e una condizione clinica di frequente rilievo nella pratica quotidiana: si stima infatti che fino al 20% delle richieste di consulto medico sia dovuto a questa patologia; inoltre, nell’85% dei casi l’otite esterna e di tipo eritemato-ceruminosa, condizione frequentemente (più del 75% dei casi) associata ad allergia, con recidive ricorrenti in fase acuta.

L’otite è, a tutti gli effetti, una sindrome, perciò è importante identificare non solo le cause primarie, ma anche le cause secondarie e i fattori predisponenti; nel caso di otiti croniche, inoltre, per la corretta gestione del paziente vanno individuati anche i fattori perpetuanti. Per cause primarie si intendono tutti quegli agenti/fattori che danno inizio al processo infiammatorio/infettivo del canale auricolare esterno; tra questi, i più frequenti sono le allergie cutanee, seguite da corpi estranei ed ectoparassiti.
Le cause secondarie invece sono quelle che complicano il processo infiammatorio/infettivo; sono rappresentate principalmente da batteri, lieviti, eccessiva pulizia del condotto, reazioni da farmaco. I fattori predisponenti favoriscono insieme alle cause primarie un processo infiammatorio del canale auricolare esterno; nell’80% dei casi, si tratta di fattori anatomici legati alla conformazione anatomica del padiglione e del condotto uditivo.
Infine, con l’espressione fattori perpetuanti si indicano quei fattori che insorgono nel corso del tempo nelle otiti croniche o mal gestite che peggiorano e perpetuano un processo infiammatorio del canale auricolare esterno. Tra questi si trovano, per esempio: produzione eccessiva di materiale organico, arresto della migrazione epiteliale del cerume e processi stenotici.
Attraverso l’anamnesi e l’esame clinico, occorre determinare se l’otite sia mono o bilaterale e identificare il tipo di processo flogistico: ceruminoso, misto, purulento. La citologia in questa fase e un ausilio diagnostico di grande aiuto.

La gestione dell’otite passa per una riduzione degli antimicrobici
Uno dei temi della relazione del dott. Ghibaudo, nonché oggetto di discussione nella comunità scientifica veterinaria di tutto il mondo, è il ruolo degli antimicrobici nella terapia dell’otite esterna di tipo eritemato-ceruminosa.
A tal proposito, un recente studio pubblicato sul finire del 2023 su Veterinary Dermatology1 ha comparato l’efficacia di uno spray auricolare a base di solo idrocortisone aceponato con l’utilizzo di un farmaco trifasico contenente anche un antibiotico e un antifungino. I dati hanno evidenziato come, anche in presenza di sovracrescita microbica, l’utilizzo del solo corticosteroide topico dia risultati sovrapponibili, quando non superiori, al polifarmaceutico.
Ciò rappresenta una svolta per la gestione della patologia, in quanto offre una nuova strategia terapeutica altrettanto efficace e sicura che non prevede l’utilizzo di antimicrobici. Ciò è possibile in quanto in più del 75% dei casi di otite esterna di tipo eritemato-ceruminosa la sovracrescita microbica e causata dall’infiammazione associata ad atopia; pertanto, agendo sulla causa primaria della patologia e attuando una corretta igiene e detersione auricolare, è possibile intervenire efficacemente anche contro batteri e/o lieviti in caso di sovracrescita.
Bibliografia:
- Bensignor E, Legeay D, Médaille C. Prospective study on otitis externa in the adult dog in France. Prat Med Chir Anim Comp. 2000; 35: 405-414
- Campbell JJ, Coyner KS, Rankin SC, Lewis TP, Schick AE, Shumaker AK. Evaluation of fungal flora in normal and diseased canine ears. Vet Dermatol. 2010; 21: 619-625
- Carlotti DN, Taillieu-Leroy S. Otitis externa in the dog – etiology and clinical findings, literature review and retrospective study of 752 cases. Prat Med Chir Anim Comp. 1997; 32: 243-257
Per informazioni:
È possibile consultare il calendario ufficiale delle tappe sul sito: https://vet-it.virbac.com/
- Rigaut D, Briantais P, Jasmin P, Bidaud A. Efficacy and safety of a hydrocortisone aceponate-containing ear spray solution in dogs with erythemato-ceruminous otitis externa: A randomised, multicentric, single-blinded, controlled trial. Vet Dermatol. 2024; 35: 197–206. https://doi.org/10.1111/vde.13224 ↩︎