La Commissione UE ha presentato la roadmap per il settore agricolo comunitario al 2040, in cui si riconosce il ruolo centrale della zootecnia, e si sottolinea la necessità di promuovere sostenibilità ambientale, benessere animale e innovazione tecnologica, per rafforzare competitività e resilienza nelle aree rurali.

Il 19 febbraio 2025, la Commissione Europea ha presentato la sua “Visione per l’agricoltura e l’alimentazione”, un piano strategico che guiderà il settore agroalimentare dell’Unione Europea fino al 2040, e che ha lo scopo dichiarato di gettare le basi per “un sistema agroalimentare attrattivo, competitivo, resiliente, orientato al futuro ed equo per le generazioni attuali e future di agricoltori e operatori agroalimentari”.

Si tratta di un documento che vuole fornire stabilità e prevedibilità a lungo termine per gli agricoltori e gli allevatori, affrontando le sfide emergenti nel contesto della zootecnia, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo rurale.

La Visione pone gli operatori agricoli al centro delle politiche agricole dell’UE, sottolineando l’importanza del ricambio generazionale nel settore. In questo contesto, il ruolo della zootecnia è considerata cruciale per affrontare queste sfide.

Il documento è stato anche commentato da European livestock voice, che riporta la voce delle principali organizzazioni con sede nell’UE che lavorano attivamente su questioni legate all’allevamento. L’Unione del 2040, viene specificato, “dovrà essere un luogo in cui l’agricoltura e la produzione alimentare prosperano in ogni loro sfaccettatura in tutto il continente, un luogo in cui l’agricoltura attrae le generazioni future e in cui il settore agroalimentare è competitivo, resiliente, equo e pronto alle sfide che lo attendono.

Il settore della zootecnia dovrà essere attrattivo e garantire agli operatori un reddito che consenta loro di prosperare e di non considerare di abbandonare l’attività, competitivo e resiliente di fronte all’intensificarsi della concorrenza e degli shock globali, pronto alle sfide del futuro e valorizzante le produzioni. Per realizzare questa visione, il sistema agroalimentare europeo dovrà investire e fare leva sulle possibilità di trasformazione offerte dalla ricerca, dalla conoscenza, dalle competenze e dall’innovazione.

L’importanza economica della zootecnia nell’UE

L’allevamento viene descritto come una parte essenziale dell’agricoltura, della competitività e della coesione dell’UE, in particolare l’allevamento sostenibile è ritenuto fondamentale per l’economia dell’Unione, la redditività delle zone rurali e la salvaguardia dell’ambiente e dei paesaggi rurali: “Si tratta di un settore in cui l’innovazione può prosperare e apportare benefici tangibili”.

Il contributo del settore alla stabilità economica delle aree rurali è quindi ritenuto indispensabile, specialmente nelle regioni con limitate alternative economiche. La Visione sottolinea la necessità di rafforzare le economie locali, garantendo che i produttori zootecnici rimangano competitivi e resilienti di fronte alle fluttuazioni del mercato e alla concorrenza globale.

Il settore zootecnico comunitario, inoltre, richiede una visione a lungo termine che rispetti la diversità e la sostenibilità della produzione zootecnica in tutta Europa. In questo senso, per proteggere questa diversità la Commissione ammette che non è possibile adottare un approccio universale, ma occorrono invece soluzioni territoriali mirate per la competitività e la sostenibilità del settore.

Un forte impulso potrebbe provenire dalla creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di una “catena di produzione zootecnica di eccellenza”. La Commissione intende quindi avviare un filone di intervento nel settore zootecnico per elaborare percorsi strategici che:

  1. forniscano un’analisi delle sfide del settore, compresa la concorrenza globale;
  2. propongano strumenti adeguati per accompagnare il settore e, se opportune, misure di reciprocità;
  3. cerchino modi per affrontare l’impronta climatica/ ambientale, compresi quelli per valorizzare il legame tra la produzione zootecnica e il mantenimento di prati di valore ambientale e climatico attraverso sistemi di allevamento più estensivi, a vantaggio della conservazione della biodiversità e dei paesaggi;
  4. promuovano gli investimenti, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;
  5. favoriscano lo sviluppo di modelli di produzione sostenibili.

Sostenibilità ambientale

Un aspetto fondamentale del documento è rappresentato dalle considerazioni ambientali, dato che saranno necessari notevoli sforzi per ridurre l’impronta ecologica della produzione zootecnica. La strategia in tal senso include l’adozione di pratiche sostenibili per abbassare le emissioni di gas serra, migliorare l’efficienza delle risorse e promuovere la biodiversità.

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© Todor Stoyanov-Raveo – shutterstock.com

La Commissione incoraggia pertanto l’implementazione di soluzioni innovative che concilino produttività e conservazione ecologica, enfatizzando che un allevamento sostenibile può essere parte della soluzione alle sfide climatiche.

Per quanto riguarda le emissioni derivanti dal settore zootecnico, quindi, le raccomandazioni ottenute dal filone di intervento sull’allevamento serviranno da base per lo sviluppo di un pacchetto di misure mirate volte a sostenere il settore e le regioni nei loro sforzi di riduzione delle emissioni.

Vengono indicati come prioritari la lotta contro i punti critici di inquinamento dovuti ai nutrienti e la promozione di approcci territoriali integrati. Un aspetto fondamentale in questo ambito è la gestione dei nutrienti provenienti dall’allevamento per limitare le esternalità negative, sostenere l’estensivizzazione nelle regioni a elevate concentrazioni di animali allevati e promuovere la circolarità che può contribuire a ridurre l’uso di concimi sintetici.

La valutazione della Direttiva nitrati, prevista per la fine del 2025 fornirà ulteriori elementi di prova per orientare questa discussione.

Benessere animale e aspettative sociali

Soddisfare le richieste sociali per standard più elevati di benessere animale è un’altra priorità evidenziata nella visione. La Commissione Europea sottolinea l’importanza di migliorare il benessere degli animali in tutte le fasi della produzione per allinearsi alle aspettative dei consumatori e alle normative etiche emergenti: a tale scopo la Commissione dichiara di voler perseguire, in linea con le norme internazionali, un maggiore allineamento delle norme di produzione applicate ai prodotti importati, in particolare per quanto riguarda il benessere degli animali, campo in cui intende anche garantire che le future proposte legislative applichino le stesse norme per i prodotti elaborati nell’UE e per quelli importati da Paesi terzi.

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© Bernd Wolter – shutterstock.com

Le proposte di revisione delle norme sul benessere animale (compreso l’impegno a eliminare gradualmente le gabbie) prevederanno uno scambio di opinioni con gli allevatori, la filiera alimentare e la società civile, e saranno comunque basate sui dati scientifici più recenti.

Questa revisione mirata della normativa in materia di benessere degli animali offrirà l’opportunità di applicare tale approccio in modo conforme alle norme del WTO e sulla base di una valutazione d’impatto. Inoltre, per rispondere alle aspettative della società, la Commissione valuterà la definizione di un’etichettatura mirata in relazione al benessere degli animali.

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© Habib CREATIVE – shutterstock.com

Maggiore competitività

Per rafforzare la competitività e la resilienza del settore agricolo e zootecnico, la Commissione intende presentare, quale prerequisito, un pacchetto per la semplificazione delle politiche UE (pur preservando il contributo agli obiettivi sociali), proporrà un’estensione dell’etichettatura del Paese di origine in linea con le specificità del settore e con le norme del mercato unico e intensificherà la sua politica di promozione.

Altro punto qualificante della visione è il ruolo cruciale dell’innovazione e della ricerca nel trasformare il settore zootecnico. Investire in nuove tecnologie e pratiche può migliorare la produttività, ridurre l’impatto ambientale e affrontare le sfide sanitarie. La Commissione si impegna quindi a sostenere iniziative che promuovano l’adozione di tecnologie avanzate e la condivisione delle migliori pratiche tra gli Stati membri.

In conclusione, con la “Visione per l’agricoltura e l’alimentazione” la Commissione Europea delinea un percorso per il futuro del comparto della produzione agroalimentare nell’UE, nel quale il settore zootecnico dovrà essere sostenibile, competitivo e in linea con le aspettative della società. Per la realizzazione degli obiettivi, tuttavia, sarà necessario non solo il lavoro delle istituzioni politiche, ma anche che “le nuove generazioni di agricoltori, operatori agroalimentari, consumatori informati e comunità rurali subentrino all’attuale generazione come imprenditori, custodi del paesaggio e agenti del cambiamento”.

Vi è infine la consapevolezza che alcuni di questi temi temi sono sensibili e che spesso non trovano facilmente consenso nella società, in particolare gli aspetti relativi all’alimentazione, al settore zootecnico e al futuro della PAC. Per questo motivo sono avviati ulteriori filoni di lavoro al fine di elaborare tali questioni e trovare soluzioni in stretta collaborazione con i portatori di interessi e i responsabili politici competenti.

Fonti:

Commissione Europea, European Livestock Voice

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