Esistono diverse tipologie di alimenti per conigli, che vanno attentamente valutate per non incorrere in squilibri alimentari, all’origine di diverse patologie anche molto gravi. Il tutto nelle linee guida FEDIAF sull’alimentazione del coniglio da compagnia analizzate a cura dell’Ambulatorio veterinario Ghelfi-Nieddu.

Nel novembre del 2024 grazie a FEDIAF (la Federazione europea delle aziende produttrici di petfood) sono state pubblicate le linee guida europee sulla corretta alimentazione del coniglio, che si pongono l’obiettivo di contribuire alla produzione di alimenti commerciali per conigli bilanciati e nel rispetto della legislazione europea in materia di nutrizione animale, di diventare il documento di riferimento in materia di alimentazione per conigli pet sia per le autorità dell’Unione Europea che per i privati, i consumatori o professionisti e di fornire informazioni scientifiche valide sulla formulazione e sulla valutazione degli alimenti per conigli domestici.

Fisiologia digestiva del coniglio

I conigli sono erbivori stretti, con un sistema digestivo progettato per trarre il massimo beneficio da diete ad alto contenuto di fibra e basso valore energetico. Il loro apparato digerente, che rappresenta circa il 30% del peso corporeo totale dell’animale, include un grande cieco, in cui la fibra digeribile viene fermentata dalla microflora presente. Questo processo produce il ciecotrofo, feci molli ricche di proteine, vitamine e minerali essenziali, che viene consumato dall’animale raccogliendolo direttamente dall’ano (ciecotrofia, fondamentale per completare l’assorbimento dei nutrienti).

Fondamentale a livello intestinale è anche la valvola ileo-cecocolica, importante perché permette la separazione della fibra: quella indigeribile viene spinta verso l’intestino crasso ed espulsa attraverso i pellet fecali, duri; la fibra digeribile viene invece indirizzata nel cieco.

Un altro elemento caratteristico della fisiologia del coniglio è la crescita continua dei denti; pertanto, una dieta ricca di fibra lunga e abrasiva, come il fieno, è essenziale per prevenire problemi dentali come la malocclusione. Infine, il comportamento naturale di foraggiamento e masticazione costante dei conigli deve essere rispettato anche in cattività per il loro benessere sia fisico che mentale.

L’importanza della fibra nella dieta del coniglio

La fibra, nelle sue diverse componenti, rappresenta il fondamento della dieta del coniglio domestico, perché svolge molteplici funzioni.

  1. Salute intestinale: le fibre fermentescibili, come pectine ed emicellulose, favoriscono una corretta fermentazione nel cieco, contribuendo all’equilibrio della flora batterica.
  2. Motilità intestinale: le fibre non fermentescibili, come lignina e cellulosa, garantiscono il movimento regolare del cibo nel tratto gastrointestinale, prevenendo stasi e blocchi.
  3. Usura dentale: le fibre abrasive mantengono i denti sani e correttamente consumati, prevenendo patologie dentali. I denti dei conigli crescono per tutta la vita di circa 2-3 mm a settimana; ciò rende questi animali altamente dipendenti da una dieta che ne promuova un’usura costante e naturale. La masticazione di fibre lunghe, come quelle presenti nel fieno, non solo consuma i denti ma mantiene anche il corretto allineamento dentale, prevenendo problemi come malocclusione e formazione di punte dentali.
  4. Infine la fibra ha anche un ruolo cruciale nel mantenimento di un peso corporeo sano. Essendo un componente voluminoso e poco calorico, favorisce la sazietà; ciò è particolarmente importante per la prevenzione dell’obesità, problema comune nei conigli domestici che vivono in spazi limitati e con meno opportunità di esercizio fisico. È buona norma, quindi, che i conigli abbiano accesso costante a fieno di alta qualità.

Caratteristiche della fibra e linee guida

La fibra non è un elemento unico, ma un insieme complesso di componenti che si distinguono per struttura chimica e funzione.

  • Fibra non fermentescibile (indigeribile): composta da lignina e cellulosa, ha un ruolo chiave nel mantenere la motilità intestinale. Le fibre indigeribili garantiscono che il cibo transiti regolarmente nel tratto gastrointestinale, prevenendo problemi come la stasi gastrointestinale;
  • Fibra fermentescibile (digeribile): include pectine ed emicellulose, che supportano la salute del microbiota intestinale.

Le linee guida FEDIAF sottolineano l’importanza di bilanciare queste due tipologie di fibre per garantire sia il supporto meccanico alla digestione che la nutrizione microbica, e forniscono raccomandazioni precise sulle quantità minime di fibra necessarie nella dieta del coniglio:

  • fibra neutro-detergente (NDF): almeno 300 g/kg di dieta totale
  • fibra acido-detergente (ADF): almeno 170 g/ kg di dieta totale

Su una confezione di alimento commerciale per conigli, se non sono indicati i valori della fibra nei termini sopra descritti bisogna assicurarsi che ci sia indicato almeno il valore di fibra grezza. Quindi, in termini di fibra grezza (un indicatore meno preciso), si raccomandano valori tra 140 e 160 g/kg. È fondamentale che la fibra provenga da fonti di alta qualità, come il fieno, e che non sia eccessivamente macinata (come nei pellettati), poiché le particelle troppo fini possono ridurre l’efficacia del processo digestivo e del consumo dentale.

Le fonti principali di fibra nella dieta sono:

  • il fieno, che deve essere sempre disponibile e costituire almeno il 70-80% della dieta;
  • le verdure fresche, come cavolo riccio, tarassaco e erbe di campo, che apportano fibre fermentescibili e altri nutrienti;
  • gli alimenti commerciali che, se ben bilanciati, possono integrare le altre fonti di fibra;
  • i foraggi complementari: erbe essiccate, foglie di alberi sicuri (ad esempio melo o nocciolo) e rami.

Nutrienti con dei limiti

Qualsiasi alimento per conigli prodotto artificialmente dovrebbe indicare chiaramente se è un alimento completo o complementare, tuttavia oggigiorno sono pochissimi gli alimenti per conigli domestici che si possono definire “completi”, la maggior parte sono “complementari” e sono concepiti per essere somministrati insieme a fieno o erba fresca, verdura a foglia e acqua, proprio perché se combinati insieme rendono la dieta completa.

Nelle linee guida FEDIAF è presente una tabella con i valori nutrizionali adeguati per l’alimentazione del coniglio domestico, ma un alimento complementare per conigli potrebbe di per sé non rispettare i valori riportati nella in tabella.

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Linee guida per l’alimentazione del coniglio da compagnia (Unit/kg feed, 12% moisture, assuming 10MJ DE/kg).
Fonte: FEDIAF

Nella tabella alcuni nutrienti sono segnati con un asterisco, ciò indica che superare i valori giornalieri può essere pericoloso per l’animale (ad es. il calcio e la vitamina D); per i nutrienti privi di asterisco, superare i livelli massimi non comporta problemi per la salute dell’animale oppure non sono disponibili in letteratura dati scientifici adeguati.

Per gli additivi si fa riferimento al limite massimo legale stabilito dall’Unione Europea a sensi del Regolamento (CE) n 1831/2003 relativo agli additivi nei mangimi. La quantità di proteine nella dieta di un coniglio domestico si considera soddisfatta con ingredienti convenzionali in alimenti composti e foraggi di buona qualità come erba o fieno. Un sovradosaggio proteico giornaliero può causare disturbi digestivi importanti. La quantità di grassi non deve essere eccessiva giacché può causare gravi disturbi: si raccomanda una dose giornaliera che non deve superare i 25-50 g/kg al giorno.

Caratteristiche ideali di un alimento per conigli da compagnia

  • Contenuto di fibra: deve essere almeno il 18- 20% in fibra grezza (preferibilmente superiore). I migliori prodotti indicano anche i livelli di fibra neutro-detergente (NDF) e fibra acido-detergente (ADF), che forniscono una misura più accurata della qualità delle fibre.
  • Basso contenuto di amidi e zuccheri: alimenti con un alto contenuto di cereali, amidi o zuccheri possono causare obesità, stasi gastrointestinale e squilibri metabolici.
  • Fonti di ingredienti: preferire alimenti con ingredienti naturali e senza additivi artificiali. I prodotti a base di foraggi, erbe e verdure sono più adatti alle esigenze fisiologiche del coniglio.
  • Assenza di ingredienti nocivi: evitare alimenti che contengono semi oleosi, frutta secca o dolcificanti, poiché possono essere troppo calorici o difficili da digerire.
  • Bilanciamento nutrizionale: verificare che il prodotto contenga i livelli adeguati di proteine (14-16%), calcio (massimo 0,8-1%) e un rapporto calcio/fosforo equilibrato (tra 1,5:1 e 2:1).

Formati degli alimenti per conigli

Nell’alimentazione dei conigli domestici i prodotti commerciali devono essere scelti con cura per garantire un apporto nutrizionale bilanciato. E nonostante siano pratici e facilmente reperibili, non tutti gli alimenti commerciali sono adatti o sicuri; è quindi essenziale una comprensione approfondita delle diverse tipologie, dei loro vantaggi e dei potenziali rischi. Gli alimenti commerciali si dividono principalmente in tre categorie: miscele grossolane, pellet compressi ed estrusi (nuggets); ognuna ha caratteristiche uniche, con vantaggi e svantaggi da considerare.

Le miscele grossolane, spesso chiamate “muesli”, sono composte da una combinazione di ingredienti visibili, come cereali, semi, frutta secca, verdure essiccate e pellet. Il loro unico vantaggio è che offrono una varietà di sapori, consistenze e colori che le rende appetibili per i conigli; di contro, hanno parecchi svantaggi. Innanzitutto favoriscono l’alimentazione selettiva (vedere oltre), che spesso porta a squilibri nutrizionali e insufficiente apporto di fibra; di frequente, poi, hanno un alto contenuto di amidi e zuccheri, aumentando il rischio di obesità e problemi digestivi. Per queste ragioni sono da evitare come alimento primario e, se utilizzati, devono essere somministrati in quantità limitata e integrati con fieno di alta qualità per bilanciare lo scarso contenuto di fibra.

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© Boris Bulychev – shutterstock.com

Il secondo tipo sono i pellet compressi, ovvero prodotti compatti ottenuti da ingredienti macinati, mescolati e pressati in forme cilindriche. Offrono il vantaggio di avere un’uniformità nutrizionale evitando l’alimentazione selettiva e un maggiore controllo sulla composizione, con livelli bilanciati di fibre, proteine, vitamine e minerali. Presentano però degli svantaggi legati alla misura della grana: se risulta eccessivamente fine o povera di fibra, renderanno il prodotto meno efficace nel favorire la masticazione e l’usura dentale. Un altro svantaggio è legato al fatto che alcuni pellet contengono troppi cereali od oli, con un conseguente maggior contenuto calorico. I pellet compressi sono quindi ideali come complemento al fieno, purché abbiano un contenuto minimo di fibra grezza del 18-20%.

L’ultima tipologia è quella degli estrusi: simili alle crocchette per cani e gatti, sono prodotti espansi ottenuti attraverso un processo di estrusione, che mescola ingredienti sotto pressione e calore. Sono prodotti con un’alta palatabilità e uniformità nutrizionale, con un contenuto equilibrato di fibre e nutrienti e possono essere formulati specificamente per le esigenze di diverse fasce d’età (giovani, adulti, anziani). Per contro, possono contenere additivi o aromi artificiali per aumentarne l’appetibilità, e il processo di estrusione può ridurre la quantità di alcuni nutrienti termolabili (es. alcune vitamine), se non opportunamente integrati. Quindi possono essere una buona scelta, ma devono essere sempre accompagnati da fieno per garantire un’adeguata usura dentale e un sufficiente apporto di fibra lunga.

Per scegliere un alimento commerciale di qualità è fondamentale leggere attentamente l’etichetta. In ogni caso, gli alimenti commerciali non devono mai costituire l’unica fonte di cibo per i conigli, ma devono essere utilizzati come complemento a una dieta basata principalmente su fieno di alta qualità, che deve costituire almeno il 70-80% della dieta; si possono somministrare 20 grammi di alimento commerciale al giorno, regolando la quantità in base all’attività fisica e alle condizioni di salute dell’animale.

Gli alimenti commerciali devono quindi essere un complemento, non una sostituzione. Integrare con verdure a foglia verde (es. prezzemolo, tarassaco, cavolo riccio) per fornire vitamine e minerali naturali.

Tipi di foraggio

Inizialmente, per foraggio si intendeva il fieno (erba essiccata) di diversi tipi, ma recentemente il termine ha ampliato il suo significato includendo anche erbe, foglie di piante essiccate, erbe aromatiche e fiori. In linea generale ci sono tre tipi di fieno: erba, leguminose come erba medica e trifoglio, e cereali. Quest’ultimo viene comunemente chiamato paglia e serve più che altro come lettiera.

Il fieno più venduto e più utilizzato come alimentazione nel coniglio domestico è invece il “fieno di prato”, composto da una miscela variabile di erbe (loietto, festuca e occasionalmente trifoglio) e altre piante/fiori naturali. In questo caso non è possibile fare una stima vera e propria dei nutrienti in quanto esiste un’elevata variabilità legata alla stagione, alle specie presenti, alle condizioni di raccolta, al tipo di conservazione/essiccamento e al rapporto gambo/foglia.

Si intendono dunque come foraggio anche i prodotti commerciali contenenti foglie e fiori, ad esempio foglie di alberi come melo, gelso e pero, oppure erbe aromatiche quali coriandolo, tarassaco, melissa, menta, ortica e prezzemolo, e anche fiori come camomilla, echinacea, ibisco, lavanda, malva e petali di rosa. Tutti questi nuovi tipi di foraggio sono considerati mangimi complementari, da aggiungere quindi a una dieta più ampia e completa.

Il ruolo dell’acqua

Come per tutti gli esseri viventi, l’acqua è fondamentale per la salute del coniglio. I conigli bevono in media 100-150 ml di acqua per chilogrammo di peso corporeo al giorno, con un consumo maggiore di notte e con diete ricche di fibre. L’assunzione di acqua è influenzata da età, temperatura ambientale, stato riproduttivo e dieta ed è direttamente proporzionale all’assunzione di un’alimentazione secca. È essenziale lasciare all’animale la possibilità di accedere liberamente ad acqua fresca e pulita, posta preferibilmente in ciotole pesanti per evitare che vengano ribaltate; il beverino a goccia da roditori è invece inadatto al coniglio domestico.

Problemi comuni legati all’alimentazione inadeguata

Un’alimentazione sbilanciata può causare diversi problemi di salute nei conigli, come l’obesità (spesso causata da diete troppo caloriche o dalla mancanza di esercizio) che colpisce circa il 35% dei soggetti tenuti come pet; oppure la stasi gastrointestinale, una condizione grave che può essere aggravata da diete povere di fibre o da malattie dentali. Si verificano anche malocclusioni e altri problemi dentali per carenza di fibre abrasive.

La stasi gastrointestinale

La stasi gastrointestinale è una delle condizioni più comuni e gravi nei conigli, che si verifica quando il transito del cibo nel tratto digestivo rallenta o si blocca completamente. Le cause principali includono una dieta povera di fibre e ricca di amidi o zuccheri, che compromette la motilità intestinale e altera l’equilibrio della flora microbica.

Sintomi principali sono diminuzione dell’appetito o rifiuto del cibo, assenza di produzione di feci o presenza di feci piccole e dure, letargia e postura curva (indicativa di dolore) e gonfiore addominale. Se non trattata, la stasi gastrointestinale può portare a disidratazione, infezioni sistemiche causate da batteri patogeni e, in casi estremi, alla morte.

La prevenzione alimentare è fondamentale e richiede un apporto adeguato di fibre indigeribili (come quelle presenti nel fieno di alta qualità), la riduzione degli alimenti ricchi di amidi (come pellet contenenti elevate quantità di cereali) e assicurare al coniglio un’idratazione costante e l’accesso ad acqua fresca.

L’obesità

L’obesità è un problema sempre più frequente nei conigli pet, specialmente in quelli che vivono in spazi limitati e con scarso esercizio fisico. Un’alimentazione eccessivamente calorica, basata su cibi ad alto contenuto di amidi, grassi o zuccheri, è la causa principale. Le conseguenze sulla salute sono gravi; infatti, l’eccessivo peso corporeo può causare: artrite (con conseguente dolore e difficoltà nei movimenti), problemi respiratori (in quanto il grasso accumulato comprime i polmoni e riduce la capacità respiratoria), malattie cardiache e difficoltà nella ciecotrofia (i conigli obesi spesso non riescono a raggiungere il ciecotrofo, e ciò provoca l’accumulo di feci intorno all’ano e un maggior rischio di infezioni e di miasi).

Per prevenire questa condizione fisica debilitante bisogna limitare il consumo di pellet ad alto contenuto calorico, garantire l’accesso costante al fieno, che è povero di calorie ma ricco di fibre, e promuovere l’attività fisica fornendo spazio adeguato e predisponendo anche un adeguato arricchimento ambientale.

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© Best smile studio – shutterstock.com

Affezioni dentali

Un’altra condizione frequente in conigli che non hanno un’alimentazione adeguata è la malattia dentale. I conigli hanno denti a crescita continua, e una dieta povera di fibra abrasiva può impedirne la naturale usura. Questo porta a problemi come malocclusione, formazione di punte dentali e infezioni. I segni clinici più evidenti sono: difficoltà a masticare e riduzione dell’appetito, eccessiva salivazione con pelo bagnato intorno alla bocca, perdita di peso e lesioni nella bocca o sugli zigomi dovute alle punte dentali.

Le cause principali sono legate alla mancanza di fieno (o altri alimenti fibrosi che stimolino la masticazione), e a un’alimentazione basata su pellet troppo fini o cibi morbidi. Per scongiurare questa patologia si deve somministrare fieno di qualità come alimento principale ed effettuare un regolare controllo dei denti consultando un veterinario esperto per eventuali interventi correttivi.

Disturbi metabolici

Un’alimentazione inadeguata può anche causare disturbi metabolici come l’eccesso di calcio. I conigli infatti assorbono a livello intestinale tutto il calcio della dieta che, se in eccesso, può causare la formazione di calcoli renali e vescicali, di depositi di calcio nei reni e nella vescica ma anche di sludge: un accumulo di sedimenti nella vescica, che può causare dolore e infezioni.

Altri disturbi metabolici sono legati in particolare a squilibrio vitaminico di:

  • vitamina D: se carente può compromettere l’assorbimento del calcio, un eccesso può invece causare calcificazioni nei tessuti molli;
  • vitamina C: anche se i conigli possono sintetizzarla autonomamente, una carenza può insorgere in situazioni di stress o malattia.

Per evitare tutto ciò, è necessario controllare i livelli di calcio nella dieta, preferendo il fieno di graminacee rispetto all’erba medica per i conigli adulti, garantire un rapporto calcio/fosforo equilibrato e integrare vitamine solo sotto supervisione veterinaria.

Selettività alimentare

Esistono anche problemi digestivi legati alla selettività alimentare: i conigli, se alimentati con miscele grossolane, tendono a scegliere le parti più appetibili (come semi, cereali e frutta secca), ignorando quelle più ricche di fibra. Questo comportamento, noto come alimentazione selettiva, può portare a un deficit di fibre e conseguenti problemi digestivi, un eccesso di carboidrati e quindi rischio di obesità e squilibri nutrizionali generali.

La soluzione risiede nel somministrare al pet pellet uniformi e ben bilanciati, ed evitare di riempire continuamente le ciotole, al fine di scoraggiare il comportamento di selezione.

Altri problemi

Infine, altri problemi legati all’alimentazione errata possono essere:

  • flatulenza e gonfiore dovuto a un consumo eccessivo di alimenti ricchi di carboidrati fermentabili, come frutta e verdure amidacee;
  • diarrea con diete troppo povere di fibre o con un eccesso di zuccheri che vanno ad alterare la flora intestinale;
  • comportamenti anomali, in quanto la noia derivante da una dieta monotona o dalla mancanza di stimoli alimentari può indurre comportamenti indesiderati come masticare oggetti inappropriati o mangiare in eccesso.

L’alimentazione sbilanciata rappresenta una delle principali cause di malattie nei conigli pet. Per garantire il loro benessere, è quindi essenziale fornire una dieta basata su fieno di alta qualità, integrare con alimenti freschi e commerciali ben bilanciati, e monitorare regolarmente lo stato di salute dell’animale. Le Linee guida nutrizionali FEDIAF offrono un supporto prezioso tanto per i medici veterinari quanto per proprietari e produttori di alimenti per conigli domestici, per preparare diete bilanciate e sicure. Il rispetto delle specifiche esigenze di questi animali garantisce non solo la loro salute fisica, ma anche un benessere psicologico ottimale.

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